La notizia della settimana è stata sicuramente quella del ritorno della Stratos, nome storico associato alla storia italiana di Lancia. L’epoca del boom è il 1970 quella dove la Casa automobilistica italiana trionfava nei mondiali rally e quando dalla mano di Marcello Gandini, padre delle Lamborghini Miura e Countach, nacque appunto una delle vetture più belle della storia.
Ecco dunque che nel 2018 torna l’iconico marchio grazie alla New Stratos, prodotta in appena 25 unità che saranno assemblate da Manifattura Automobili Torino (Mat) di Rivalta: il primo esemplare è atteso al Salone di Ginevra, a inizio Marzo.
La Stratos sarà curata da Paolo Garella (fondatore della MAT) e non è sbagliato definirla supercar. Accessibile ovviamente ad una sola clientela selezionata ed esclusiva nelle varianti GT e “Safari”, che omaggia il modello da rally originale, avrà un peso complessivo di 1.250 kg grazie all’utilizzo della fibra di carbonio. I prezzi non sono stati comunicati anche se si ipotizza un costo di almeno 500 mila euro e la fornitura, da parte di chi acquista, di una Ferrari 430, base necessaria per arrivare alla Stratos.
Nota invece è la potenza massima di 550 Cv, 10 in più dell’esemplare unico del 2010 creato come one-off, che era spinto da un esplosivo V8 aspirato di 4.3 litri di cilindrata “Made in Maranello”. Brucianti le prestazioni: la New Stratos, che sfrutterà un cambio sequenziale a sei rapporti, dovrebbe scattare da 0 a 100 km/h in 3,3 secondi, toccare i 200 km/h in 9,7 secondi e raggiungere una velocità di punta compresa fra 274 e 330 km/h a seconda delle versioni.