L’ultima 911 evolve e diventa Cabrio senza perdere il carattere tipico di una Carrera e guadagnando in classe ed eleganza, lasciando tutti di stucco al suo passaggio.
In Porsche hanno rivisto le prese d’aria frontali per migliorare l’aerodinamica, le alette mobili in plastica scura restano chiuse e si aprono grazie a un motorino elettrico solo quando le temperature di funzionamento iniziano a salire. Anche la grande presa posteriore che fa “respirare” il motore è nuova, e sotto lo spoiler è nascosta una griglia che porta aria ai due intercooler che scaricano il calore estratto nella parte posteriore.
A bordo si nota immediatamente il selettore inserito sul volante (come nella 918 Hybrid) per selezionare le modalità di guida (Normal, Sport, Sport Plus e Individual). Importante è anche il nuovo sistema multimediale Porsche Communication Management (PCM) che con uno schermo di 7” a sfioramento di ultima generazione e comandi più intuitivi si può collegare all’iPhone .
Utile poi il sistema di sollevamento dell’avantreno: lo alza di 40 mm, per ridurre il rischio di strisciare lo spoiler, per esempio contro la rampa ripida di un garage.
Il propulsore della nuova Porsche 911 è un inedito boxer a sei cilindri che oltre ad erogare 50 cavalli in più sulla S, può addirittura contare su 50 Nm di vantaggio rispetto alla Carrera (500 Nm anziché 450): in entrambi i casi, rispetto ai precedenti motori aspirati l’incremento è di 60 Nm.
Il cambio è un manuale a sette marce (di serie) su cui è stata potenziata la frizione. Rivisto quindi il PDK per adattarlo alle prestazioni dei nuovi motori.
La 911 Cabrio impiega 4,1 secondi nello scatto 0-100km/h ed è equipaggiata con le quattro ruote sterzanti finora riservate solo a Turbo e GT3. Fino a 50 km/h le ruote posteriori sterzano in senso opposto a quelle davanti per migliorare l’agilità in manovra (il diametro di svolta scende da 11,2 a 10,7 metri) e nei tornanti. Oltre gli 80 km/h, invece, favoriscono i rapidi cambi di corsia, girando nello stesso verso dell’avantreno.